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titel: Marchirolo borgo dipinto: Emigrati di Marchirolo nel mondo

jahr: a partire da 1983

adresse: Marchirolo (VA), Lombardia, Italia

+: «Nel 1983 l'amministrazione comunale ebbe l'idea di rendere omaggio ai concittadini che avevano portato il nome di Marchirolo in giro per il mondo contribuendo, a volte, alla realizzazione di opere di grande valore. 15 artisti furono chiamati per raccontare, attraverso affreschi realizzati nelle vie del paese, il fenomeno dell'emigrazione nelle sue molteplici sfaccetature. I muri raccontano così, attraverso i colori dei pittori e con stili diversi, i sentimenti di chi è partito e quelli di chi è restato: sacrificio, distacco, attesa, malinconia ma anche operosità, maestria, orgoglio per il lavoro realizzato (come l'immagine del Mandarino cinese che ringrazia i mastri marchirolesi per la ferrovia del Tonchino).»

(sorgente: Lago Maggiore e dintorni)

«Il blocco più caratteristico dei murales, che si sviluppa intorno al centro storico, è di epoca recente, si tratta di 14 opere realizzare nel 1983 all’interno della rassegna “L’emigrazione attraverso i secoli: dai “Maestri Marchirolesi” ai frontalieri di oggi”. Successivamente si sono aggiunti altri tre lavori riconducibili alla stessa tematica.

“Questa iniziativa è stata voluta e promossa dall'Amministrazione Comunale, nell'intento di rendere un doveroso omaggio ai Mastri Marchirolesi, per ricordarne e valorizzarne l'opera, la creatività e l'ingegno. Oggi, grazie al sapiente lavoro degli artisti, i muri delle case del centro storico di Marchirolo, testimoniano uno spaccato della nostra storia paesana di cui siamo fieri ed orgogliosi.

Le opere che gli artisti hanno espresso, rappresentano diversi e significativi momenti della condizione dell'emigrante. L'operosità, il coraggio, il sacrificio, la delusione, il distacco dalla famiglia, l'attesa del ritorno, i figli, le madri, le mogli ed i familiari che restano, sono i soggetti che via via vengono proposti dai "murales". È una galleria d'arte all'aperto, patrimonio di tutti, che racchiude ed esprime con accentuazioni e sfumature, le ricorrenti situazioni e gli stati d'animo dei lavoratori emigranti e dei loro cari.” (Dino Busti, Tra i calori e il calore di un paese di emigranti di Mario Fioramonti, 1983).

I lavori eseguiti hanno una rilevante importanza, sia dal punto di vista strettamente artistico, ma soprattutto dal punto di vista sociale. Si tratta di un documento che con le sue “17 pagine” racconta in tutta la sua drammaticità il fenomeno dell’emigrazione. Marchirolo oggi non è più terra di emigranti, è un luogo in cui però il lavoro con il fenomeno dei frontalieri, la Svizzera è a 5 km, segna ancora profondamente i ritmi e le abitudini delle famiglie. Marchirolo oggi è anche terra di arrivo, negli ultimi anni sono aumentati gli stranieri, persone che arrivano con le stesse speranze, le stesse difficoltà, le stesse aspettative di chi da qui partiva nella prima metà del ‘900, le stesse raccontate così profondamente attraverso i murales. In un momento in cui in Italia e in Europa l’aumento di extracomunitari sta causando sempre più spesso fenomeni di intolleranza e razzismo, fa si, purtroppo, che questo gruppo di murales aumenti il proprio valore sociale risultando estremamente prezioso e contemporaneo. L’immediatezza del linguaggio dell’arte, la facilità di fruizione di questo tipo di lavori permettono, se opportunamente valorizzati, di fermarsi a osservarli, pensare e riflettere con un'efficacia maggiore rispetto ad altri mezzi di comunicazione.»

(sorgente: VMArte)